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Eresie

di Domenico Petraroli

Circa quindici anni fa, quando nacquero alcuni dei versi che trovate in questa breve raccolta, Eresie mi sembrò subito l’unico titolo possibile. E così quell’idea si è fatta strada nel tempo, mentre i miei versi cominciavano ad apparire sporadicamente su qualche rivista e intorno a me tutto cambiava. Quasi tutto. Perché le prime Eresie non ne volevano sapere di essere accantonate o anche solo rimaneggiate. 

Perché Eresie? Volete la verità? Non lo ricordo più, né ho voglia di provare a spiegarvelo - e spiegarmelo - proprio adesso che mi sono finalmente deciso a mettere insieme quelle che mi stanno più a cuore, compresi due componimenti in spagnolo. Tuttavia da qualche parte ho conservato anche l’inizio della prefazione che scrissi una dozzina di anni or sono. Roba forte, faceva più o meno così: Non ho ceduto al turpiloquio asimmetrico di una prosa inseguita, non al rigore dei Padri. Che sia musica asciutta e - siamo sicuri? - null’altro, ogni rima fuggita, questa irruzione di vita, nella vita.

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Milano, 13 Luglio 2019

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